Scopri il segreto del nostro pesto

Scopri il segreto del nostro PESTO alla GENOVESE.
LA STORIA

Il nome del Basilico deriva dal latino medioevale “basilicum”, con origine dal greco: “pianta regale” o “pianta del re”.
L’etimologia è però incerta in quanto da una parte si pensa sia chiamato così proprio grazie ai suoi oli essenziali che venivano utilizzati un tempo nella produzione dei profumi destinati al re, o più in generale per l’importanza attribuita alla pianta.
D’altra parte invece si ritiene che il nome possa essere stato confuso con “Basilisco”, la creatura mitologica greca dalle sembianze di un grande serpente, di cui la pianta in questione sarebbe stato l’antidoto al veleno letale iniettato dal morso.
È solo nel XVIIIesimo secolo che il basilico appare per la prima volta nei testi di cucina dando inizio ad una tradizione protagonista ancora oggi delle tavole di tutti gli italiani.

COME COLTIVARE IL BASILICO IN CASA O IN GIARDINO
-Clima ideale: mite. La temperatura non deve mai scendere al di sotto dei dieci gradi centigradi.
-Esposizione: il basilico necessita di almeno otto ore di luce al giorno e di un riparo da agenti atmosferici importanti come pioggia e grandine.
-Periodo di semina: dipende dalle modalità di coltivazione. Se coltivato all’esterno infatti bisognerà attendere le temperature miti di Maggio per la semina. Laddove invece la coltivazione avvenga in vaso o in serra, la semina può essere anticipata anche a febbraio-marzo.
-Preparazione del terreno: il basilico ha bisogno di un terreno morbido, è quindi necessario che sia umido a sufficienza prima di seminarlo.

-Modalità di semina:

  • Lasciate il terreno umido a riposo per un’intera giornata;
  • Scavate delle piccole buche della profondità di 1-2 centimetri e assicuratevi che siano distanti almeno 10-15 cm le une dalle altre;
  • Riporre nelle buche i semini che trovate nei sacchetti che vi abbiamo regalato;
  • Ricoprite le piccole buche, stando attenti a non pressare il terreno;
  • Ricordate di annaffiare sempre il terreno. Ci raccomandiamo però: troppa acqua in superficie potrebbe “soffocare” i semini;
  • Raccogliete le foglie della vostra piantina di basilico quando avranno raggiunto le giuste dimensioni (nella maggior parte dei casi sono sufficienti quattro settimane dalla semina). La raccolta sarà sempre progressiva, quindi assicuratevi di strappare le foglie più vicine all’apice per dare il tempo alle restanti di crescere.

La preparazione più diffusa di cui le foglie verdi, lisce e carnose del Basilico Genovese sono ingrediente principale è senza dubbio il pesto.

Il pesto di Raimondo Mendolia segue la ricetta tradizionale e utilizza basilico italiano che origina da semi del tutto simili a quelli presenti in questa confezione.

RICETTA DI RAIMONDO (per 10 Persone)
INGREDIENTI:
-100 gr di Basilico Genovese
-200 gr di olio Extra Vergine di oliva Taggiasca
-50 gr di Pinoli di Tirrenia
-80 gr di pecorino Fiore Sardo stagionato
-160 gr Parmigiano Reggiano 24 mesi
-5 gr di sale grosso marino di Cervia
-1 spicchio di aglio rosso

PROCEDIMENTO:
Una volta pulito il basilico, unitelo in un recipiente insieme a olio extravergine e aglio rosso.
Frullate (la versione originale vorrebbe si utilizzasse un mortaio) sino ad avere una composto uniforme, solo a questo punto aggiungete i pinoli per rifrullare il tutto.
Solo in fase finale aggiungete il Parmigiano Reggiano e il pecorino ed amalgamate a mano il tutto.

Un consiglio: mai cuocere o scaldare troppo il pesto, perderebbe parte del suo inconfondibile sapore compromettendo la riuscita del piatto.



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